I Celti e l'Equinozio d'Autunno

In antichità i quattro momenti di transizione stagionale (due solstizi e due equinozi) erano celebrati con grande gioia e con festosi riti religiosi. Nella tradizione druidica dei Celti, l'equinozio d'autunno prendeva il nome di Alban Elfed o Alban Elued (che significava "Luce dell'Acqua"), anche noto come Mabon: esso rappresentava la seconda festività del raccolto.
Astronomicamente, questo coincide col giorno dell'anno in cui la durata del dì e della notte tornano a pareggiare, per poi lasciare che le ore di buio si allunghino, scivolando verso l'autunno inoltrato.
Poco sappiamo delle cerimonie druidiche, solo in parte rievocate dai circoli neo-druidici contemporanei. Quasi sicuramente si trattava di riti religiosi eseguiti nei boschi e nelle foreste, invocando il potere e la benedizione della Natura, e celebrando il saluto del Dio Sole che lasciava il posto alle divinità femminili lunari.


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